Oltre alla manutenzione, ordinaria e straordinaria, gli unici altri lavori che possono essere realizzati all’interno di un condominio sono le innovazioni. Si tratta di interventi per la realizzazione di opere o manufatti completamente nuovi e che prima non esistevano, per consentire un uso più comodo o un maggior rendimento della cosa comune. Sono alterazioni sostanziali che possono riguardare aspetti materiali ma anche formali, come la modifica di una destinazione d’uso. Pur essendo una spesa che, se deliberata, è a carico di tutti i condòmini salvo rare eccezioni di cui parleremo, una innovazione può comportare anche una limitazione all’uso per alcuni dei partecipanti, ma non la completa esclusione, in presenza della quale l’innovazione è comunque vietata.
La differenza tra manutenzione e innovazione non è solo formale – la manutenzione può anche essere una modifica del bene ma di certo non si tratta di una modifica sostanziale – ma riguarda anche la maggioranza deliberativa di approvazione, più alta per le innovazioni, eccetto che per quelle che possiamo definire agevolate.
Vale la pena ricordare che qualsiasi innovazione venga deliberata in assemblea è vietata se:
- Reca pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato;
- Altera il decoro architettonico;
- Rende talune parti inservibili all’uso o al godimento anche di un solo condòmino.
Naturalmente tali divieti possono essere superati da una delibera di approvazione all’unanimità dei partecipanti al condominio.