Il decreto ingiuntivo è lo strumento mediante il quale è possibile ottenere una riscossione forzosa delle morosità. Può essere emesso in tempi rapidissimi ed una volta che il condòmino lo ha ricevuto – è sufficiente la prova che sia stata consegnata la cartolina della ricevuta di ritorno – il condòmino moroso ha tempo 10 giorni per effettuare il pagamento, senza possibilità di sospensione, anche se avesse fatto opposizione, a cui ha diritto entro il termine perentorio di 40 giorni. Scaduti i termini vengono avviate le pratiche per il pignoramento e l’eventuale asta giudiziaria dell’immobile.
Una morosità prolungata nel tempo può avere effetti devastanti, per tutto il condominio. I creditori possono infatti avviare procedimenti giudiziari contro il condominio, e l’amministratore è tenuto a fornire i dati personali dei morosi – è un obbligo di legge – verso i quali verrà tentata l’escussione del debito , prima di richiederne il pagamento agli altri condòmini, quelli in regola con i contributi, che dovranno in ogni caso partecipare proporzionalmente al valore millesimale delle loro proprietà.