Non è difficile consultare un rendiconto condominiale presentato in base allo schema appena descritto ed è molto facile comprendere se c’è qualcosa che non va. Concentriamoci sui primi tre documenti:
Conto consuntivo: se sono stati controllati tutti i giustificativi di spesa e non rimangono dubbi sulla loro veridicità, il conto consuntivo elenca le spese che hanno caratterizzato l’anno di esercizio appena trascorso. Naturalmente ci potrebbe essere uno scostamento tra il totale delle spese preventive e quelle consuntive, ma non dovrebbe essere di notevole entità.
Situazione di cassa: aggiornata sempre al 31.12 o comunque alla data di fine esercizio. Nella ipotesi migliore riporta il totale delle spese di esercizio in uscita, se sono state pagate tutte, e il totale delle quote incassate, se sono state versate tutte. Il saldo finale deve comunque corrispondere all’estratto conto bancario o alla somma dei diversi conti, bancari e postali, intestati al condominio.
Situazione patrimoniale: aggiornata sempre al 31.12 o comunque alla data di fine esercizio. Riporta i valori di tutti i fondi e delle riserve, oltre che i debiti e i crediti “futuri”, ed è sempre in pareggio, perché ad ogni spesa erogata o da erogare deve sempre corrispondere un esatto importo incassato o da incassare. E’ proprio nella situazione patrimoniale che finiranno le spese che ancora devono essere erogate o le quote che devono ancora essere incassate, diventando, insieme alla situazione di cassa, il documento che illustra la situazione finanziaria reale del condominio.
In sostanza, il conto consuntivo totalizza le spese dell’anno di esercizio, mentre la situazione di cassa e quella patrimoniale evidenziano ciò che è stato pagato (uscite della situazione di cassa) e ciò che rimane da pagare (passività della situazione patrimoniale) la cui somma deve necessariamente coincidere con il totale del conto consuntivo.
Analogamente, la somma delle quote a carico dei condòmini corrisponde naturalmente alle spese preventivate. Le quote effettivamente versate le troveremo nelle entrate della situazione di cassa, mentre quelle ancora da incassare le troveremo in attività della situazione patrimoniale.
Ne consegue che la differenza tra le spese preventivate e consuntivate dovrà essere restituita ai condòmini se positiva, o richiesta con contribuzioni aggiuntive, se negativa (conguagli).
Quindi si dovrà sempre ottenere una situazione in pareggio, dove ad una richiesta di contribuzione dovranno necessariamente corrispondere dei pagamenti da effettuare, con gli eventuali conguagli da restituire o richiedere ai condòmini.