La differenza sostanziale tra contratto d’appalto e contratto d’opera consiste nell’entità dell’intervento edilizio e nell’organizzazione richiesta, in termini di uomini e mezzi. Il contratto d’opera si presume debba essere sottoscritto per lavori che non richiedano particolari capacità, sebbene l’impresa debba avere comunque requisiti basilari, formali e pratici, che debbano garantire la buona riuscita del lavoro.
La sostituzione degli infissi, di un portone, la tinteggiatura di un vano scale, possono essere assimilabili ad un contratto d’opera, dove la componente della manodopera è in capo a un unico soggetto, tipicamente un artigiano, che svolge il compito direttamente e senza intermediari.
Tenendo in considerazione la natura più “debole” di questa fattispecie rispetto all’organizzazione coinvolta in un contratto d’appalto, i termini di segnalazione degli eventuali vizi è di 30 giorni dalla loro scoperta, mentre la prescrizione per avviare un’azione legale è di un anno.